E’ uno strumento grafico che consente di rappresentare la struttura di
una popolazione per sesso ed età. L’asse verticale riporta le classi di età,
mentre nella dimensione orizzontale è indicata la frequenza (in percentuale) della
popolazione.
La rappresentazione grafica della popolazione per sesso ed età viene
chiamata “piramide” perché la situazione tipica prevede la presenza di
molti giovani e poi via via meno persone al crescere dell’età, come
conseguenza dell’azione della mortalità. La punta rappresenta i pochi
che arrivano alle età più avanzate.
Molte popolazioni sviluppate, come l’Italia, presentano oggi delle priramidi dell'età con una base più ristretta rispetto alla parte centrale, per effetto della denatalità che ha eroso la consistenza quantitativa delle nuove generazioni. La crescente longevità sta invece producendo una espansione del vertice.
Molte popolazioni sviluppate, come l’Italia, presentano oggi delle priramidi dell'età con una base più ristretta rispetto alla parte centrale, per effetto della denatalità che ha eroso la consistenza quantitativa delle nuove generazioni. La crescente longevità sta invece producendo una espansione del vertice.
La piramide è una fotografia della struttura della popolazione, ma porta
in sé tracce delle dinamiche di natalità e mortalità passate oltre che
di eventi specifici che hanno alterato congiunturalmente i comportamenti
demografici.
Queste piramidi dell’età sono grafici che illustrano la
composizione della popolazione di Europa e Africa oggi: nel confronto emerge
l’invecchiamento della popolazione europea, legata alla diminuzione delle
nascite e all'innalzamento dell'età di morte; al contrario, la realtà africana caratterizzata da una
popolazione molto giovane e da un elevato tasso di natalità e, contemporaneamente, un elevato tasso di mortalità.
Nessun commento:
Posta un commento